Assalto a mezzanotte by Franklin W. Dixon

autore:Franklin W. Dixon
La lingua: ita
Format: mobi, epub
pubblicato: 2016-12-05T18:17:03.078000+00:00

11

Joe fece finta che gli fosse caduto qualcosa e si chinò con la testa sotto il tavolo. Frank, mentre il biondo si avvicinava, afferrò una lista dei prezzi e se la mise davanti al viso. Mentre Chris si faceva sempre più vicino, ci fu un momento di tensione. Poi, con grande sollievo dei ragazzi, l’uomo li sfiorò passando senza notarli e si diresse verso la cassa. I due fratelli si prepararono a seguirlo, ma Chris dette solo un’occhiata a un giornale posato sulla cassa, e tornò al suo tavolo.

− C’è mancato un pelo! − mormorò Joe, rialzando la testa.

− Sì, ma abbiamo una circostanza a nostro favore. È assolutamente impossibile che Chris sospetti di essere pedinato da noi due a New York.

I ragazzi videro che un cameriere si era avvicinato al tavolo di Chris e scambiava ridendo qualche parola con lui. Evidentemente il biondo era un cliente conosciuto. A un certo momento un uomo alto e magro dai lineamenti angolosi sbucò dalla porta della cucina, si mise a sedere al tavolo di Chris e cominciò a parlare con lui.

− Credo − sussurrò Joe − che sia il momento di passare all’azione. Esco fuori e chiamo un poliziotto. Che ne dici?

− Buona idea, Joe. Ho il sospetto che anche quel tipo che sta parlando con Chris sia da sorvegliare. Può essere che sia uno dei contrabbandieri.

Joe scivolò via e uscì. Non c’era nessun poliziotto in vista, ma c’era vicina una cabina telefonica.

“Chiamerò la polizia di qui”, decise Joe, e formò il numero.

Fu messo in comunicazione con un tenente che confermò di essere stato avvertito dal comandante Collig, ma che il messaggio era arrivato troppo tardi per permettere alla polizia di New York di mandare degli agenti all’arrivo del treno. − Manderò due agenti al ristorante. Se quel Chris non ha ancora cominciato a mangiare, ci resterà ancora un pezzo. A proposito, abbiamo ricevuto un messaggio per voi che dice di telefonare subito a vostra madre.

− Grazie − disse Joe, e riattaccò.

Fece subito il numero di casa. Rispose la zia Gertrude.

− Alla grazia! Fate presto voi ragazzi a sparire! Sarebbe meglio che foste qui a tenere d’occhio la radio misteriosa.

− Che vuoi dire, zia?

− Voglio dire che non riesco a capire vostro padre. Ha mandato un telegramma che diceva: “Telefonerà inventore. Seguite istruzioni”. Be’, l’inventore ha telefonato e ha detto che bisogna lasciare la radio sui gradini della porta di casa stasera alle dieci.

Joe rimase sorpreso. Dopo un attimo di riflessione disse:

− Il telegramma è certamente un tranello. Papà non avrebbe mai fatto una cosa simile. Può darsi che qualcuno stia ad ascoltare questa telefonata, ma mi conviene rischiare. Metti un pacco qualsiasi sulla porta, ma non la radio. Poi chiedi alla polizia di sorvegliare la casa e di arrestare, se viene, quel falso inventore. Ora devo salutarti. Frank ed io abbiamo quasi arrestato uno della banda. Salutami la mamma. Dille che ci dispiace di non averle potuto telefonare prima.

Joe tornò nel ristorante, e a bassa voce ripeté al fratello tutta la conversazione.

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